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Faiella Maria Giovanna

Chi deve pagare, che cosa e quanto

Il Corriere della Sera, 04-10-2015, p.53

Le spese delle prestazioni propriamente sanitarie fornite nelle Rsa sono rimborsate alla struttura dal Servizio sanitario, mentre quelle che esulano dalle prestazioni mediche e infermieristiche (vitto, pulizia dei locali, servizio di lavanderia ecc), la retta “alberghiera” sono coperte — salvo casi particolari — dagli assistiti con il loro reddito o, in quote variabili, dal Comune, se l’assistito è in condizioni economiche svantaggiate. I Comuni stabiliscono gli importi a proprio carico e quelli dovuti dall’assistito tramite l’Isee, quest’ultimo, nella nuova versione conteggia come reddito dell’assistito anche la pensione di invalidità, l’indennità di accompagnamento e la prima casa (in base alla rendita catastale), motivo per cui molti assistiti si sono trovati costretti a pagare la quota intera o rincarata della retta “alberghiera”. A febbraio il Tar del Lazio ha accolto in parte un ricorso collettivo presentato dai familiari degli assistiti e ha dichiarato illegittimo il computo di provvidenze come pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento, il governo ha presentato appello al Consiglio di Stato, che si esprimerà il prossimo 3 dicembre. Nel frattempo l’avvocato Franchi, consulente legale di Confconsumatori Parma ricorda che «Nel caso siano ricoverati in Rsa ultrasessantacinquenni non autosufficienti o persone con disabilità gravi, i figli e i nipoti non sono tenuti al pagamento delle rette, perché si deve fare riferimento solo ed esclusivamente alla situazione economica del ricoverato. Ma in realtà spesso Rsa e Comuni fanno sottoscrivere, spaventandoli con la paura di un rifiuto del ricovero, ai familiari dell’assistito un impegno di pagamento. Invece quando l’anziano (o il disabile grave) non ha mezzi, la retta è a carico del Comune di appartenenza. E in base a una sentenza della Corte di Cassazione (n. 26863/08) i parenti possono inviare una formale disdetta e smettere di pagare la retta». Anche nel caso di un anziano invalido al 100% chiesto alcunché da Rsa e Comuni ai parenti (sentenza del Tribunale di Verona del 2013 sul caso di una signora ultrasessantacinquenne invalida al 100%. Anche i malati di Alzheimer e i loro parenti non devono versare alcuna retta alle Rsa (sentenza della Cassazione numero 4558 del 2012).

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

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Autore (Cognome Nome)Faiella Maria Giovanna
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2015
Pagine53
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2015-10-04
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 04-10-2015, p.53
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
Faiella Maria Giovanna
Parole chiave: Costi sanitari e assistenziali Strutture residenziali per anziani