Un recente studio della City di Londra su 546 volontari che lavorano nelle scuole e nelle università inglesi, ha messo in luce lo sviluppo di abilità e competenze rilevanti per tutti i settori di business: la capacità di comunicazione, la propensione ad aiutare gli altri, la disponibilità ad adattarsi in ambienti diversi e con diverse mansioni, responsabilità e persone, l’abilità nel negoziare e risolvere conflitti.
Già nel 2012 da una ricerca sul tema dell'università di Bath (Regno Unito), era emerso che i datori di lavoro sono consapevoli del valore aggiunto del personale attivo anche nell’ambito del volontariato. ll progetto europeo Bevin (dataBase of Effective opportunities in the field of Validation of non-formal and INformal learning) con una partnership del Centro Servizi di Torino Vol.To come interlocutore italiano, insieme a Polonia, Spagna, Bulgaria e Lettonia, ha messo a punto un unico Database di strumenti efficaci per la verifica dell’apprendimento non formale e informale e un Analizzatore delle tendenze nella validazione delle opportunità. La presentazione dei risultati è attesa nell’evento organizzato per giovedì 26 settembre a Torino.
(Fonte: tratto dall'articolo)