Se finora la cosmetica è stata il settore che più di tutti ha promosso l’idea dell’invecchiamento come qualcosa di inaccettabile - a partire dallo slogan “anti-age”, contro l’età che avanza - oggi la “generazione argento” si sta riscattando proprio a partire dall’immagine: basta pensare alle ultime regine di bellezza elette da People: Julia Roberts, 50 anni, Jennifer Aniston, 48, e Sandra Bullock, 53. La chiave del cambiamento la spiega uno studio del Telegraph: il 96% delle donne sopra i 40 anni non si sente “di mezza età”; in Italia le over 65 sono 7,5 milioni, 2 milioni più degli uomini, e 2 ultraottantenni su 3 sono donne. Questa maggioranza numerica, sostenuta dai progressi medici ed estetici, ha rotto le barriere generazionali e sulla scia del cambiamento la scorsa estate Allure, il magazine dedicato alla bellezza, ha bandito la parola “anti-age”. Lo inizia a capire anche Hollywood, la culla del razzismo basato sull’età. Dominato dall’ossessiva ricerca della bellezza, il cinema è da sempre “ageist”: secondo la University of Southern California, dei migliori film nominati agli Oscar tra il 2014 e 2016 solo l’11,8% ha attori over 60 e il 78% delle pellicole non ha attrici mature protagoniste. Per questo due donne potenti e sopra i 60 anni come Meryl Streep e Oprah Winfrey hanno voluto fondare The Writers Lab for Women, un laboratorio di sceneggiatura solo per donne sopra i 40.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)