Le persone che in età giovanile hanno sofferto di acne tendono ad invecchiare più lentamente. La conferma arriva da uno studio condotto da un team di scienziati guidato dall’italiano Simone Ribero, ricercatore presso il King College di Londra. Secondo gli esperti, che hanno visto i risultati del proprio studio pubblicati sulle pagine del Journal of Investigative Dermatology, il viso dei soggetti colpiti dai brufoli vengono segnati in maniera più superficiale dalle rughe.
Il segreto, hanno spiegato i ricercatori dopo aver confrontato le informazioni genetiche di volontarie con e senza l’acne, si celerebbe nei telomeri che nelle prime sarebbero significativamente più lunghi. I telomeri, anche noti come "tappi cromosomici", sono strutture di protezione del DNA, posizionati alle estremità dei cromosomi. Ogni volta che una cellula si divide, i suoi telomeri si accorciano, fino al punto in cui la cellula non può più replicare. Le persone che producono alti livelli di un enzima chiamato telomerasi sperimenteranno una più lenta morte cellulare e più lenta senescenza, proprio perché questo enzima aiuta a ricostruire la lunghezza dei telomeri dopo la divisione cellulare.

Ciò significa che le persone con telomeri più lunghi sono protette dai segni della progressiva morte cellulare come rughe e assottigliamento della pelle.