Coloro che seguono una dieta vegetariana hanno spesso paura di non assumere abbastanza calcio. «Ma non è detto che un vegetariano rischi più degli altri» avverte Pietro Migliaccio, medico nutrizionista, presidente della Sisa (Società italiana di scienza dell’alimentazione). «Una dieta vegetariana ben organizzata può essere utile anche per contrastare osteopenia e osteoporosi , che riguardano molte donne, ma da cui anche gli uomini non sono immuni». Infatti sia la osteopenia (perdita progressiva del tessuto osseo) che la conseguente osteoporosi sono frutto di un processo collettivo, dove la carenza di calcio da alimentazione non è l’unico problema, infatti un ruolo importante riguarda gli ormoni, in particolare gli estrogeni. «Per evitare carenze il latte è l’elemento principe» continua Migliaccio. « Certo anche i formaggi sono fonti pregiate di calcio, ma hanno anche un contenuto di grassi e calorie che in certi casi ne consigliano un uso moderato». Nel latte di soia invece il contenuto di calcio è scarso, 13 mg per ml. Ma un’altra fonte di calcio è l’acqua, anche se il contenuto nelle acque minerali è molto variabile e oscilla da pochi milligrammi per litro fino ai 400 ml.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)