Nelle isole di Okinawa (Giappone), ogni 100mila abitanti, si contano ben 68 centenari; dunque si vivrebbe mediamente più a lungo che in altre parti del Giappone. A sostenerlo una ricerca dell'Università di Sidney, che ha evidenziato come le diete a basso contenuto proteico e ad alto contenuto di carboidrati, abbiano effetti protettivi per il cervello e prevengano l'insorgere di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.
David Le Couteur, uno degli autori dello studio, ha dichiarato: "La dieta tipica degli abitanti delle isole di Okinawa in Giappone presenta circa il 9% di proteine, rappresentato dall'assunzione di pesce magro, soia e vegetali e pochissima carne bovina, mentre una delle principali fonti di carboidrati di questo regime alimentare è la patata dolce".
Ai fini del loro studio, i ricercatori hanno alimentato i topi con carboidrati complessi derivati dall'amido e le proteine della caseina del formaggio e del latte, concentrandosi sull'ippocampo, area del cervello responsabile dell'apprendimento e della memoria.
"L'ippocampo è spesso la prima parte del cervello a degenerarsi con l'insorgere di malattie come l'Alzheimer. La dieta ricca di carboidrati e con poche proteine è sembrata giovare all'ippocampo nei topi, che sono stati sottoposti anche a test di memoria mostrando miglioramenti". Ulteriori ricerche hanno mostrato come i centenari di Okinawa, in genere, non presentino malattie cardiovascolari e placche "calcificate" attorno alle arterie grazie alla dieta dei carboidrati. Basse anche le percentuali di abitanti affetti da cancro, diabete e demenza rispetto ad altre popolazioni anziane nel mondo. Gli scienziati specificano che, ad influire sulla longevità, sono anche altri aspetti dello stile di vita, sicuramente più sano rispetto a quello di altre popolazioni.
(Fonte: tratto dall'articolo)