Con le nuove tecniche di cardiochirurgia meno invasiva, oggi anche i pazienti più anziani possono essere curati per le malattie valvolari. Grazie agli approcci transcatetere possono essere trattate sia la valvola aortica che la mitrale, inoltre nell’ultimo congresso EuroPCR la Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE) ha presentato un documento di consenso dei Paesi europei latini sul trattamento dell’insufficienza mitralica. Sono circa l’80% i pazienti con scompenso e i disturbi della mitrale non diagnosticati, tre volte più frequenti di quelli dell’aortica, ma ad ora 1 paziente su 2 non viene operato alla mitrale a causa dell’età o per altre patologie. Ne sono stati fatti mille all’anno di interventi, ma la stima triplica il numero dei pazienti potenzialmente interessati. Anche se la procedura è cara (circa 20mila euro), il rapporto costo-beneficio è positivo perché per ogni anno di vita in più si risparmiano 8 mila euro a paziente, con una sopravvivenza a 3 anni dopo riparazione della mitrale transcatetere quasi doppia rispetto alla terapia medica standard.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)