Il China Daily da giorni propone reportage e inchieste giornalistiche sui suicidi delle persone anziane in Cina.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il tasso di suicidi in Cina è sceso dal 19,4 per 100.000 abitanti nel 2000 a 7,8 nel 2012, quando la media globale è stata di 11,4 suicidi ogni 100.000. «Eppure – specifica il quotidiano cinese - le cifre del China Public Health Statistical Year book suggeriscono che i tassi di suicidio sono molto più elevati tra le generazioni più anziane, soprattutto nelle campagne». Secondo i dati, nel 2014 il tasso di suicidi di persone nella fascia di età tra i 55 ei 59 anni che vivono nelle aree urbane era di 5,53 per 100.000 abitanti e sarebbe cresciuto a 41,2 per 100.000 per quelli di 85 anni e più anziani. Nelle zone rurali, nel frattempo, le cifre per i due gruppi di età erano rispettivamente di 11,2 per 100.000 e 70,3 per 100.000. Tuttavia,gli alti tassi di suicidio tra gli anziani non sono unici in Cina, secondo il rapporto dell'OMS. Il China Daily ha sentito sull'argomento Li Xianyun, vicedirettore del Beijing Suicide Research and Prevention Center, che ha attribuito il fenomeno a molteplici fattori quali il deterioramento della salute, la solitudine e la bassa autostima.Secondo Mu Guangzong, professore di demografia alla Peking University, gli anziani in Cina «sono particolarmente vulnerabili a causa dell'ex politica del figlio unico, che ha portato alla creazione di famiglie con meno figli, e la portata limitata dei servizi sociali che non possono tenere il passo con un rapido invecchiamento società».
(Fonte: tratto dall'articolo)