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Welsh Moira

City moves to transform long-term care

Toronto Star, 28-11-2019, p.A1;A4

La città di Toronto, in Canada, stanzierà entro il 2025 la somma di 24 milioni di dollari canadesi per realizzare un nuovo piano di trasformazione delle case di cura per malati di Alzheimer. Nelle case di cura tradizionali, il personale segue una scaletta predefinita ed uguale per tutti, che scandisce ogni momento della giornata dei malati: la sveglia, la colazione, qualche ora settimanale destinata ad ascoltare un poco di musica dal vivo cantata da un operatore..tutto è molto grigio e scarsamente stimolante.


In effetti, nel sistema tradizionale, ai lavoratori viene chiesto di concentrarsi sulle necessità quotidiane dei residenti, come mangiare, lavarsi e andare in bagno, destinando poco tempo allo svago e alla terapia. Quello che manca è il tempo per i rapporti di interazione sociale; il nuovo piano permetterà di avere cure personalizzate e una assistenza più qualificata. In altre parole, ci si concentrerà più sulle persone, che sulle attività.


Questo progetto si ispira ad una lunga inchiesta svolta lo scorso anno dal quotidiano The Star, che illustrava la trasformazione di una casa di cura tradizionale per malati di Alzheimer nel progetto della Casa Farfalla di Redston, in Ontario. Qui al personale è richiesto un contatto emotivo con i pazienti, cercando di individuare le capacità cognitive e funzionali di ciascuno di loro, nei differenti stati della malattia. Fondamentale importanza viene data anche alla struttura stessa, che deve trasmettere il senso di relax che deriva dalla sensazione di essere ciascuno in casa propria e non in un ricovero asettica, a partire dalle pareti dipinte con colori vivaci e ampi spazi esterni. La residenza è ridisegnata per trasmettere un senso di “vita” ai suoi ospiti, per fare in modo che questi possano connettersi con lo spazio circostante attraverso una varietà di colori, di tessuti e di oggetti che riflettano le loro vite passate, il loro lavoro, i loro hobby. In questo modo la casa diventa un luogo di contatto umano, interazione, famiglia e confort. Tutto questo permette di ridurre l’uso di antipsicotici, e migliora significativamente il livello di gratificazione del personale impegnato nell’assistenza di questi pazienti.

Per visitare il progetto originale è possibile cliccare qui: https://www.youtube.com/watch?time_continue=13&v=ge6D7XdhflQ&feature=emb_logo

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Welsh Moira
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
PagineA1;A4
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-11-28
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteToronto Star
Subtitolo in stampaToronto Star, 28-11-2019, p.A1;A4
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Welsh Moira
Attori
Parole chiave: Malattia di Alzheimer