Più il paziente è anziano, migliore è la risposta alla terapia. Un recente articolo pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology ha evidenziato che l’età più anziana tra i pazienti con colangite biliare primitiva (PBC) correla con una migliore risposta al trattamento con acido ursodesossicolico (UDCA) e a tassi più bassi di trapianto di fegato e mortalità rispetto ai pazienti più giovani, mentre il sesso non avrebbe alcuna influenza sui risultati. "I nostri dati suggeriscono che i pazienti più giovani dovrebbero essere monitorati attentamente, con una considerazione iniziale per terapie aggiuntive, poiché sembrano essere a maggior rischio di mancata risposta biochimica a UDCA, trapianto di fegato e decesso", hanno precisato Angela C. Cheung della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota e i suoi colleghi, aggiungendo: "La presenza di una più evidente attività epatica biochimica suggerisce un fenotipo più aggressivo e infiammatorio nei più giovani, rispetto ai pazienti più anziani".
(Fonte: tratto dall'articolo)