Il colesterolo alto potrebbe triplicare il rischio di demenza nelle persone che hanno più di 60 anni. E’ quello che emerge da uno studio dell’Università di Giacarta, in Indonesia. L’ipercolesterolemia potrebbe contribuire allo sviluppo delle placche nel cervello che causano l’Alzheimer, la forma più comune di demenza. I ricercatori hanno analizzato i casi di 106 over-60 per comprendere quale cause potessero essere alla base del loro rischio di demenza.
Sono stati presi in esame anche i loro livello di istruzione, il diabete, le attività sociali, l’esercizio fisico, il fumo, il peso corporeo e l’eventuale depressione. Dalla ricerca emergerebbe che una storia di colesterolo alto è il fattore più influente per l’incidenza della demenza nella popolazione anziana e le persone anziane con una storia di elevato rapporto di colesterolo hanno un rischio di demenza 3,2 volte maggiore rispetto ai loro coetanei senza una storia di colesterolo alto. I ricercatori, sottolineano, la necessità di ridurre l'assunzione di cibi ricchi di colesterolo, di fare esercizio fisico e di sottoporsi a regolari controlli clinici.
Un'altra ricerca pubblicata sulla rivista Neurology, che ha coinvolto oltre 96 mila individui, ha evidenziato anche i pericoli di un LDL (Low Density Lipoproteins) troppo basso, che sarebbe legato a maggior rischio di ictus (di tipo emorragico). Quando è troppo alto, si lega a rischio infarto e ictus (ischemico, quando un vaso sanguigno nel cervello si blocca). Dallo studio emerge che al di sotto dei 70 milligrammi per decilitro di sangue può anche raddoppiare il rischio di ictus emorragico.
(Fonte: tratto dall'articolo)