Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, associazione dei datori di lavoro domestico tra le più rappresentative, sostiene l’importanza di inserire nei nuovi contratti di lavoro la disponibilità dei soggetti a vaccinarsi contro il Covid e il possesso di un Green Pass valido. Si tratterebbe, pertanto, di un obbligo previsto per badanti, colf e baby sitter, assunto a condizione necessaria per l’assunzione, soprattutto nel caso di assistenza a persone fragili.
"In Italia – ha detto Zini – i lavoratori domestici regolari sono circa 920mila, di questi oltre 437mila prestano assistenza ad anziani e non autosufficienti, per età o per patologia, anche in regime di convivenza. In molti casi non è neanche possibile mantenere il distanziamento o pretendere che l’assistito utilizzi dispositivi di protezione individuale. Ecco perché, se l’obiettivo è quello di tutelare l’abitazione privata e la popolazione fragile, riteniamo sia doveroso che i lavoratori del comparto siano vaccinati, così come dovrebbe essere per tutte le altre categorie che entrano in contatto con la famiglia in modo continuativo (caregiver o operatori socio-sanitari)". Per coloro che hanno rapporti già in essere ma si trovano in difficoltà nell’essere assistiti da dipendenti che non intendono vaccinarsi, il presidente di Assindatcolf ricorda che, rispettando il preavviso, è possibile il libero recesso.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)