Li si incontra mentre fanno passeggiare figli disabili o anziani fragili, accudendoli con amorevole gratuità. Ma molti non li si vede neppure, chiusi in casa a prendersi cura di familiari più gravi tra le mille difficoltà che il lockdown ha amplificato. È per dare un riconoscimento alla figura del caregiver familiare e offrire un sostegno concreto a questi pilastri del welfare che arriva il testo di legge regionale presentato dal capogruppo di Demos alla Regione Lazio Paolo Ciani. La proposta si basa essenzialmente su tre punti chiave: riconoscere, valorizzare e sostenere. Il caregiver familiare, infatti, non ha riconoscimento normativo né a livello europeo né nazionale (sono all’esame del Parlamento alcune proposte di legge), e a livello territoriale solo l’Emilia Romagna e la Campania hanno legiferato in merito. Nella proposta di legge viene previsto che la Regione sostenga i caregiver familiari con aiuti economici diretti (come bonus badanti o bonus per altri servizi), favorisca intese con le compagnie assicurative per la copertura degli infortuni e della responsabilità civile, promuova accordi con le associazioni datoriali per conciliare vita lavorativa con le esigenze di cura (7 caregiver su 10 sono donne, spesso costrette ad abbandonare il lavoro). Inoltre, viene previsto che Comuni e Asl assicurino la formazione specifica e l’affiancamento nell’accesso ai servizi necessari alla persona accudita e supporto per evitare il rischio di burnout.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)