Il morbo di Parkinson, così chiamato dal nome del farmacista e chirurgo londinese James Parkinson che, per primo, ne descrisse i sintomi, è una malattia neurologica cronica che colpisce le capacità del cervello di controllare i movimenti, l’equilibrio, il parlare e lo scrivere. Tra le malattie appartenenti al gruppo dei disordini del movimento è la più diffusa ed è, purtroppo, presente in tutto il mondo. Sono molti i familiari che si trovano ad accudire un malato di Parkinson. I malati di Parkinson necessitano di assistenza continua ed è per questo che, al momento della diagnosi, cambia la vita del malato, ma anche di chi gli è affianco, i cosiddetti caregivers, ossia coloro che assistono il malato quotidianamente. Il loro ruolo è fondamentale perché essi permettono al malato di avere un forte aiuto psicologico nell’affrontare la malattia. E' importante seguire, oltre una cura farmacologica, anche e soprattutto una corretta terapia fisica. La fisioterapia, ad esempio, può essere di grande aiuto nel facilitare i movimenti. I malati, di solito, all’inizio della malattia, tendono a isolarsi e, quindi, spingerli a fare attività fisica e svolgerla insieme a loro, può aiutarli fisicamente e moralmente. È anche importante che il malato di Parkinson abbia un corretto regime alimentare perché un eccessivo sovrappeso diventerebbe un ulteriore ostacolo al movimento. In attesa che si trovi una cura si può cercare di migliorare la vita dei malati e cercare di offrire loro un sollievo per la malattia.
(Fonte: tratto dall'articolo)