Si invecchia sempre di più, aumenta il numero degli anziani. Gli ultracentenari non rappresentano più un’eccezione, un fatto straordinario, ma costituiscono una presenza abituale in molte realtà. L’invecchiamento di un organismo è previsto dal suo programma genetico. Ma come si invecchia? Sono vari i fattori che influenzano il procedere degli anni e della vita, dalla struttura familiare all’ambiente economico e sociale, dagli eventi alle esperienze, dalla biologia alla psicologia, dai pregiudizi alla libertà di pensiero. Si osserva nella popolazione anziana una dicotomia esistenziale: da una parte i vecchi sani, autonomi, creativi, intraprendenti, orientati al successful aging, dall’altra quelli malati, non autosufficienti, passivi, dipendenti sul piano psicofisico. È una dicotomia che potrà in avvenire ridurre il suo divario, spostarsi sempre più verso la componente attiva, partecipativa e propositiva: è una delle grandi sfide, attuali e future, della scienza e della cultura. Esprimere la propria creatività, praticare attività psicomotoria, sviluppare le capacità comunicative e relazionali, coltivare gli affetti, svolgere attività di volontariato, valorizzare gli aspetti positivi costituiscono indubbiamente dei requisiti necessari per invecchiare meglio e di più, per allontanare o superare il fantasma di un declino irreversibile. (Fonte: www.aracneeditrice.it)