L’ictus cerebrale è una patologia che nel nostro Paese rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Circa la metà degli italiani colpiti ogni anno presenta problemi di disabilità anche grave: le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi oltre 800.000, ma il fenomeno è in crescita, oltre che per l’invecchiamento progressivo della popolazione, anche perché tra i giovani è in aumento l’abuso di alcool e droghe. “Migliorare il trattamento dell’ictus ed evitare inutili perdite di tempo costruendo un percorso condiviso che sia il più virtuoso possibile e che consenta di ridurre i ritardi negli intervalli tra il tempo di arrivo in ospedale/accesso neuroimmagini/terapia e ricovero, vuol dire salvare migliaia di vite e, nello stesso tempo, prevenire le possibili conseguenti disabilità”, dichiara Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus.
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