I ricercatori di Yale hanno pubblicato su Nature Communications un nuovo metodo per evitare che il colesterolo “cattivo” aderisca alle pareti delle arterie. Gli studiosi hanno esaminato gli oltre 18 mila geni dell’endotelio, hanno identificato una proteina detta ALKI che si lega al colesterolo e ne facilita il trasporto dentro le cellule, provocando il progressivo accumulo nelle placche aterosclerotiche. Si pensa quindi che bloccandone l’azione si potrebbe avere “un approccio complementare alle strategie che si basano sulla riduzione di lipidi circolanti nel sangue”. Questo doppio approccio ridurrebbe le vittime di disturbi cardiovascolari da intasamento d’arterie.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)