C’è stato un tempo in cui eravamo piccoli ed i nostri genitori, gli adulti della nostra famiglia e a Siena anche gli anziani di contrada ci insegnavano a vivere e ad evitare pericoli dei quali non ci rendevamo conto. Viene poi un tempo nel quale si deve ricambiare il favore, perché nel novero dei soggetti vulnerabili, prima o poi, con l’età ci si ritorna.
Da tempo i carabinieri della Provincia di Siena vanno effettuando conferenze sul tema, spiegando tecniche e modus operandi adottati dai truffatori, per ultimo in occasione di un grande incontro con le Contrade di qualche giorno fa. Non ci si deve fidare di nessuno, in particolare di chi chiede soldi raccontando storie pietose, o affermando di agire per scopi benefici in nome e per conto di enti pubblici, che mai e poi mai potrebbero riscuotere denaro contante casa per casa. Il classico degli ultimi tempi è la telefonata con la quale un sedicente carabiniere informa la vittima di un presunto incidente occorso ad un di lui familiare. Da tale notizia, che getta l’anziano nel panico, deriva una successiva richiesta di denaro e il fatto che si preannunci che a momenti qualcuno passerà a casa per riscuotere quel denaro. Sicuramente c’è il tempo per chiamare familiari amici e magari, anzi soprattutto, i carabinieri. Esiste un numero di emergenza al quale qualcuno deve rispondere giorno e notte ed è il 112. Occorre dunque che ognuno sensibilizzi i propri anziani, li metta in allarme perché il pericolo di truffe è reale e non ci si può fidare di nessuno.
(Fonte: tratto dall'articolo)