Nel 2065 in Umbria la fascia di età tra 0 e 15 anni sarà dell’11,3% (oggi è del 12,9%), quella tra 15 e 64 anni del 53,8% (oggi è del 62,3%) e quella degli ultra 65enni del 34,9% (oggi è del 24,8%). Gli ultra 85enni passeranno dal 3,3 al 9,3% della popolazione totale. Il che denota una forte dinamica di invecchiamento della popolazione. La speranza di vita alla nascita, infatti, per i maschi aumenterà da 80,8 anni a 86,1, mentre per le donne da 85,4 a 90,2. E l’età media salirà dai 44,7 anni di oggi a 50,1. Questi i dati ricavabili dall’Istat nel il suo rapporto su ‘"Futuro demografico del Paese" . Tanti anziani non autosufficienti sarà una delle conseguenze di una popolazione così anziana a motivo del rapporto tra chi lavora e chi è a carico. Con l’indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100) in crescita dal 161% di oggi al 275% del 2065, infatti, aumenta anche l’indice di dipendenza degli anziani (rapporto tra popolazione di ultra 65enni e popolazione in età attiva) passando dal 34% al 60%. E, di conseguenza, anche l’indice di dipendenza strutturale, cioè il rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni), passando dal 55% di oggi all’82% del 2065.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)