La demenza è la quinta principale causa di morte nei paesi ad alto reddito, ma è la malattia più costosa da gestire, perché i pazienti richiedono per anni cure costanti e costose. Tuttavia, il finanziamento della ricerca per la demenza impallidisce in confronto a quello per molte altre malattie. Al National Institutes of Health (NIH), per esempio, il finanziamento annuo destinato alla demenza nel 2015 era di soli 700 milioni di dollari, a fronte dei 2 miliardi circa per le malattie cardiovascolari e degli oltre 5 miliardi per il cancro. Secondo Giorge Vradenburg direttore e cofondatore di UsAgainstAlzheimer, un'organizzazione no profit con sede a Chevy Chase, in Maryland un problema è la visibilità. Altre comunità di pazienti hanno avuto successo nella loro richiesta di ingenti finanziamenti per una ricerca dedicata. Ma "per il morbo di Alzheimer non c'è stato un aumento confrontabile di attenzione” . La ragione principale, dice, è che "le vittime della malattia si nascondono". La demenza colpisce soprattutto le persone anziane ed è spesso considerata un aspetto normale dell'invecchiamento; inoltre, c'è un stigma legato alla condizione, e la famiglia che si prende cura del paziente spesso è oberata dal lavoro ed esausta. Maggiori investimenti in ricerca, la definizione di migliori strumenti diagnostici e l'individuazione di farmaci che rallentino la progressione della malattia sono tre obiettivi da raggiungere prima che la crescente diffusione dell'Alzheimer e di altre demenze metta in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo.
(Fonte: tratto dall'articolo)