La psicologa e scrittrice Vera Slepoj suggerisce come aiutare gli anziani nell'affrontare la quarantena in casa. L’intervento nei loro confronti si snoda tra una componente cronologica –quanti anni hanno – una culturale e una psicologica. L’anziano che con l’età ha perso un’adeguata autonomia, rientra nella fascia sociale che riguarda tutti coloro che, pur avendo un accettabile stato di salute, hanno dei deficit neurologici spesso degenerativi o con deficit cognitivi.
Costoro mantengono la propria autonomia solo con l’aiuto di badanti o familiari. Il Coronavirus pesa gravemente su di loro, perché induce uno stato ansiogeno suoi familiari, accompagnato da problematiche nell’assistenza e nella prevenzione. Il difficile compito di coloro che assistono gli anziani sta nella criticità di far loro accettare il cambiamento di quelle abitudini formatesi nel tempo, quell’equilibrio psico-fisico fatto di tempi certi di accudimento e relax. In questo caso si potrà ricorrere all'ascolto della musica, ad un po’ di televisione, a piccole attività in giardino o sul terrazzo. Stare all’aperto alleggerisce il peso di una situazione con cui si è costretti a convivere. La seconda tipologia è quella dell’anziano sano, giovanile (quello che pensa di non avere l’età) e con un buon corredo culturale.
E’ l’anziano abituato a costruire la sua quotidianità, quello attivo, che passeggia, aiuta in famiglia, accudisce i nipoti, mantiene ancora contatti con ex colleghi. In alcuni casi svolge attività sportiva, è informato, appartiene a club o associazioni. Questi, è maggiormente in difficoltà, perché è costretto ad abbandonare molte abitudini e riprogrammare i suoi rituali compensativi; tende a sviluppare malinconia, depressione, aggressività, perdita della capacità di mediazione. Sono quelli che credono in una motivazione complottistica dell’epidemia. Per loro risultano attività utili yoga, musica, giochi da tavolo, utilizzo di internet per video-chiamate, corsi e visite a musei virtuali. In altri termini: mente in viaggio con la fantasia, corpo a casa. Vietato minimizzare, ma anche guardare troppo ai giorni che separano dalla libertà.
(Fonte: tratto dall'articolo)