Tra il 2008 e il 2018 il mercato del lavoro italiano ha subito profonde trasformazioni che, nei primi cinque anni della crisi economica hanno causato una diminuzione di circa 900.000 occupati. Dal 2014 è iniziata una lenta ripresa che solo l'anno scorso ha portato a "riagganciare" i livelli ante crisi ( 2008).
Hanno inciso le dinamiche macroeconomiche, le politiche del lavoro, le riforme pensionistiche, i flussi migratori e il processo di invecchiamento. Quest'ultimo è oggetto di approfondimento specifico perché ha cambiato di fatto la struttura per età della popolazione italiana.
I due quinquenni ( 2008-2012 e 2013-2018) si deducono interessanti osservazioni sulle opposte dinamiche delle performance occupazionali (variazione dell’occupazione al netto della componente demografica, ossia nell’ipotesi di invarianza della popolazione nello stesso periodo) in relazione alle diverse classi di età. Nel primo quinquennio le performance sono state negative in tutte le classi di età eccetto che per la fascia di età i 35-49 anni, in cui l’aumento della popolazione ha contribuito a contenere il calo occupazionale. Nel quinquennio successivo( 2013-2018), con la ripresa del mercato del lavoro sostenuta da incentivi quali la decontribuzione e il “contratto a tutele crescenti”, tutte le classi d’età mostrano variazioni tendenziali “attese” positive, anche se in misura più contenuta per i minori di 50 anni rispetto ai 50-64enni. In questo periodo la crescita demografica di chi aveva tra i 50 e i 64 anni di età ha contribuito ad accentuare l’aumento degli occupati (dal +14,7% “atteso” al netto degli effetti demografici si passa a +24,8% osservato). L’aumento dell’età pensionabile è l’elemento che spiega il dinamismo delle classi d’età più anziane in tutto il decennio e in particolare nei primi cinque anni, quando per tutte le altre si sono registrati forti cali dell’occupazione.
Inoltre, se si considerano le variazioni dell’occupazione delle diverse classi di età al netto della componente demografica, prima del 2014, quando si sono sentiti maggiormente gli effetti della crisi economica, esclusivamente i 50-64enni hanno avuto aumenti tendenziali dell'occupazione.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)