L’estate rappresenta generalmente un importante momento di svago e di relax, ma per chi soffre di Parkinson, circa 300mila soggetti in Italia, può essere fonte di problematiche che devono essere necessariamente affrontate.
“Le persone con Malattia di Parkinson possono andare incontro a variazioni della loro condizione clinica in funzione delle variazioni climatiche tipiche dell’estate: le alte temperature, ad esempio, possono portare ad un peggioramento dell’ipotensione ortostatica, ossia a un brusco calo della pressione quando si assume la posizione eretta, come già stato riportato da uno studio giapponese”, afferma il prof. Mario Zappia, direttore della Clinica Neurologica dell’AOU Policlinico Vittorio Emanuele di Catania. “Tuttavia, un recente studio multicentrico europeo (Van Wamelen et al. 2019) ha dimostrato che molti sintomi non motori della MP possano addirittura migliorare in estate, come i sintomi cardiovascolari che, differentemente da quanto atteso, migliorano con il clima estivo.”
(Fonte: tratto dall'articolo)