La Commissione sanità di Palazzo Madama ha approvato il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla “sostenibilità del Servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità”.  In sintesi alcuni dei  principali contenuti del documento:

1. il Servizio Sanitario Nazionale produce risultati di eccellenza che vanno salvaguardati in futuro; 
2. gli italiani godono di una aspettativa di vita e di livelli di salute molto positivi,  criticità si rilevano in alcuni fattori di rischio(obesità infantile, fumo tra i giovani, sedentarietà) e nei tassi di copertura/adesione dei programmi di screening e vaccinali sui quali è necessario intervenire;
3. il Ssn è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), che contribuiscono a contenere la spesa ma  producono effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi alimentando importanti disomogeneità; 
4. la crisi economica e restrizioni alla sanità pubblica stanno pregiudicando le condizioni di accesso ai servizi sanitari, soprattutto fra le categorie più deboli e nelle regioni più in difficoltà;
5. l’invecchiamento della popolazione, soprattutto l’invecchiamento in buona salute, è un’importante conquista sociale e non può continuare ad essere considerato, come dimostrano rigorosi studi internazionali, un drammatico fattore di crescita della spesa sanitaria e una grave minaccia per la sostenibilità del sistema;
6. la prevenzione può contribuire non solo alla salute della popolazione ma anche alla sostenibilità del sistema; la maggior parte degli interventi sugli stili di vita e dei programmi di screening e vaccinali producono effetti consistenti non solo nel medio-lungo periodo ma anche nel breve; 
7. l’informatizzazione e le nuove tecnologie digitali possono contribuire a migliorare l’accessibilità al sistema;
8. le liste d’attesa, il ricorso sempre più frequente al privato e l’aumento progressivo della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria impongono un serio ripensamento a livello politico nella definizione dei nuovi LEA;
9. lo sviluppo di politiche per la prevenzione e la riduzione dei fattori di rischio sulla vita e sulla salute di un ambiente contaminato, insalubre e poco sicuro può ridurre in modo significativo i costi sociali ed economici (compresi quelli sanitari) che ricadono sulla collettività, in particolare a danno delle persone socialmente più svantaggiate.