La ventenne Cora conduce a Roma una vita precaria (baby sitter, cameriera in un caffè notturno), dormendo dal fidanzato o da un'amica. Un incarico particolare e un po' più redditizio lo offre la signora Ada, il cui padre, Cosimo, è un anziano professore universitario che esce sempre di casa con un sacchetto o una valigetta, prende autobus fino al capolinea dell'estrema periferia, parla poco e in sostanza è un individuo instabile. Cora dovrà discretamente pedinarlo a distanza e avvertire con il telefono cellulare in caso di necessità. Cora accetta l'impegno e comincia a seguire il vecchio, il quale un giorno alla stazione Termini sale su di un treno e la ragazza sale anche lei. Il duo va a Carpi, ma mentre è ancora notte riparte in direzione di Foligno dove risiede (dice lui a Cora, perché ormai lui e lei si parlano) una vecchia amica. Cosimo e Cora passano da un treno all'altro, da una stazione nel Ternano ad una spiaggia tirrenica, dormendo su due panchine di un capannone per allenamenti sportivi e attraversando paeselli semidisabitati. " una peregrinazione assurda che il professore guida sorridendo dolcemente, parlando a monosillabi e dopo aver aggiunto alla sua valigetta un contenitore di cartone dove ha messo un rapace. Cora ha avuto un'infanzia dolorosa (la madre si è uccisa, il padre non c'è più e non le resta che un fratello). " a costui che telefona perché venga a prendere lei e il professore, ma quest'ultimo riparte, sempre prendendo treni a caso e scendendone ad una qualsiasi fermata. La giovane ora è turbata: la sua vita le appare in una strana e diversa dimensione, per cui finisce con il lanciarsi in un fiume. La porta in salvo una simpatica e solida ragazza, operaia presso un opificio di ceramiche. Ma il professore le sorride sempre con il suo garbo in quel viaggio che sembra un'irreale parentesi aperta e chiusa nell'incredibile rapporto creatosi tra Cosimo e Cora. (Fonte: www.comingsoon.it)