Negli anziani colpiti da infarto acuto del miocardio, la valutazione della mobilità durante il ricovero può essere utile per identificare coloro che sono a rischio di declino funzionale. È quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA Internal Medicine.
I ricercatori della School of Medicine di New Haven ( Connecticut), hanno utilizzato il test Timed Up and Go (TUG) per valutare la mobilità di oltre 2.500 anziani con una età media di 81 anni. Di questi, il 57% era composto da uomini, tutti ricoverati in ospedale per un infarto acuto del miocardio. I pazienti sono stati suddivisi in 4 gruppi: mobilità preservata, compromissione lieve, compromissione moderata, compromissione grave. In più della metà dei partecipanti, durante la degenza, la mobilità era compromessa: il 22% presentava una menomazione lieve, il 16% moderata e il 15% grave.
Gli studiosi hanno scoperto che la compromissione della mobilità è associata al declino di tutti i casi esaminati e questo dato è utile per identificare la sottile linea di confine fra l'autonomia e la perdita di indipendenza che, nei soggetti anziani, è un fattore critico rispetto alla longevità.
I medici che si occupano di adulti più anziani con infarto acuto del miocardio devono riconoscere e affrontare le minacce all’indipendenza del paziente e il test (TUG), usato in questa ricerca può essere usato facilmente da medici o personale di supporto senza una formazione approfondita.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)