Papa Francesco ha ricordato l’importanza di parlare con gli anziani, di raccogliere la memoria delle radici per dare corpo al presente e ali al futuro. Sono diverse volte che il Pontefice sottolinea l’importanza di costruire «un ponte» tra le generazioni, per «superare la sterile retorica dei ’bei tempi passati’, quella nostalgia che uccide l’anima, per mettere a tacere il ’qui non va più bene niente’». Un appello a ragazzi e anziani, agli «estremi della vita di un popolo », a farsi sentire per non farsi escludere dalla società. L’invito di Francesco alla riunione presinodale è stato «Fate sognare i vecchi e questi sogni vi aiuteranno ad andare avanti». Un rispetto che deve partire dalla famiglia con un impegno quotidiano nelle case. Chiara Parodi definisce l’anziano come colui che «sa lasciarti viaggiare con i sogni e allo stesso tempo sa riportarti con i piedi per terra con saggezza e dolcezza» ed aggiunge «Noi giovani siamo ipercinetici, è come se facessimo sempre una discesa veloce: ecco, i nonni sono la seggiovia che ci riporta in pista, ci permette di fermarci a guardare il panorama, ci insegna a riprendere i tempi».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)