Con il termine meditazione si indica una pratica impiegata per raggiungere una maggiore padronanza delle attività mentali. Molti studi indicano che la meditazione fa bene agli anziani. La terza età è un periodo dell’esistenza assai complesso.
Al declino delle condizioni fisiche e delle competenze cognitive si associano altresì perdite riguardanti le relazioni sociali e affettive. Tutti questi sono fattori di stress che diminuiscono il benessere della persona. Una ricerca condotta dallo psichiatra A.J. Dutt a cui hanno preso parte 423 soggetti di età compresa tra i 40 e i 98 anni, ha messo in luce che la pratica meditativa dona al cervello uno stato di pace, il quale si traduce in una percezione aumentata del benessere.
Nella mente si acquieta il quotidiano rimuginio e viene lasciato spazio all'assoluta tranquillità.
Lo studioso J. David Creswell della Carnegie Mellon University, con una ricerca pubblicata su "Brain, Behaviour & Immunity", ha scoperto che la pratica meditativa abbassa i livelli di infiammazione, ritenuti fautori dello sviluppo e della progressione di molte patologie, tra cui il cancro, i disturbi neurodegenerativi e quelli cardiovascolari.
Allenare la mente, dunque, è importante tanto quanto tenere in esercizio i muscoli in palestra. La meditazione è uno strumento fondamentale per approfondire i propri lati più nascosti. Per praticarla, è bene innanzitutto indossare indumenti comodi e rifugiarsi un posto tranquillo. Importante è, altresì, stabilire il tempo da dedicare alla pratica. Si può iniziare con una seduta al giorno di cinque minuti, per poi giungere a due sessioni giornaliere di venti minuti ciascuna.
Una volta scelta la posizione più confortevole e dopo aver chiuso gli occhi, ci si deve concentrare sul respiro, avvalendosi di immagini mentali, ad esempio il movimento della pancia che si solleva. Alcune forme di meditazione prevedono la ripetizione di un mantra, ovvero un suono, una parola o una frase. Tra i numerosi benefici di questa pratica troviamo la diminuzione di ansia e stress, l'attenuazione della depressione, il rafforzamento delle difese immunitarie, l'abbassamento dei livelli di rabbia e di fatica.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)