Secondo uno studio di Fincopp (la Federazione italiana incontinenti), l’incontinenza è un problema che colpisce circa l’8,7% della popolazione italiana. Una causa è l’invecchiamento, unito all’aumento della speranza di vita: secondo i dati dell’Osservatorio della Terza Età nel 2016 gli over 65 erano circa 11 milioni, ma si stima che, entro il 2050, la popolazione anziana raggiungerà i 18 milioni (pari al 34% del totale). Questo ha portato ad un incremento nella richiesta di ausili per l’incontinenza e di dispositivi per la medicazione, alcuni innovativi. Come un dispositivo per l’incontinenza urinaria – lo sfintere urinario artificiale – nato dal progetto Relief, costola dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
A differenza delle soluzioni attuali, il nuovo strumento si attua in un regime mini invasivo ed è capace di ripristinare la continenza urinaria, migliorando la qualità di vita del paziente. Il Progetto ha avuto una svolta nel 217 grazie al supporto tecnico del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, che ha permesso l’avvio del primo studio pilota su 6 pazienti, in collaborazione con l’Università Campus Biomedico di Roma. Nel 2019 sono iniziati i primi investimenti che hanno dimostrato, commenta Paolo Dario responsabile delle attività di Terza Missine delle Scuola Superiore Sant’Anna, come sia possibile partire da un’idea visionaria per applicare la ricerca, trasformando le intuizioni in brevetti. Questa iniziativa permette non solo di risolvere una serie di problemi medici, molto sentiti in un paese che invecchia, ma anche di produrre nuove conoscenze e nuovi posti di lavoro di qualità.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)