Il legame tra cibo e tumori ormai è indubbio, perché è confermato che le abitudini alimentari possano favorire o inibire lo sviluppo di diverse malattie. Dopo molteplici studi si è arrivati ad identificare alcuni sicuri fattori di rischio, come l’obesità.
Attenzione soprattutto ad alcol (mai superare i due bicchieri di vino al giorno se si è uomini, uno se si è donne) e il sale (da controllare anche in salumi e insaccati, conserve di pesce e formaggi stagionati). Viene sconsigliato anche un consumo eccessivo di carni rosse fresche, meglio non più di 500 g a settimana. Tra i cibi che invece svolgono un'azione protettiva troviamo i vegetali, anche i legumi che possono sostituire la carne se accompagnati da una porzione di cereali (meglio se integrali).
Il nostro DNA è programmato per difenderci al meglio dalle malattie se siamo parchi a tavola, perchè in passato il nostro metabolismo si è adattato, nei periodi di carestia, a indirizzare le sue risorse verso il mantenimento dell’integrità dell’organismo agendo sui meccanismi di replicazione cellulare guidati dal Dna. E' inoltre consigliato un digiuno intermittente, sempre che non si abbiano particolari problemi di salute.
Tra i cibi protettivi ci sono anche i broccoli e le crucifere, ma l'importante è seguire una sana alimentazione equilibrata, di stampo mediterraneo e fare attenzione sempre al peso. Gli alimenti di origine vegetale aiutano l'organismo per il contenuto di vitamina A, C, E e polifenoli, utili a contrastare lo stress ossidativo “catturando” i radicali liberi e proteggendo le cellule e il Dna. Hanno anche un'azione antiinfiammatoria, che è aiutata anche dalla fibra, che, quando digerita dal microbiota genera acidi grassi a catena corta, protettivi rispetto ad infiammazioni e tumori per l’intestino.
Infine per qual che riguarda i grassi, bisogna distinguere tra quelli buoni del pesce - specie quelo azzurro -, della frutta secca e dei semi oleosi, utili a combattere il tumore nella fase di irrorazione. Infine c'è l’olio extravergine d’oliva, il quale aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo e ad aumentare quelli di colesterolo buono, ha dei polifenoli che possono diminuire il rischio di proliferazione delle cellule cancerogene».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)