Se i rapporti di buon vicinato non nascono spontaneamente, come avveniva fino a qualche anno fa, le amministrazioni comunali possono farsi venire qualche idea originale per favorire la solidarietà tra persone che vivono nello stesso palazzo.
Così, a Modena, il Comune ha deciso di destinare una palazzina di sua proprietà a una nuova forma di cohousing. In uno stabile composto da 26 appartamenti, 20 verranno assegnati a persone anziane o con problemi di autonomia, mentre le restanti 6 unità abitative saranno destinate a famiglie, preferibilmente con bambini, disponibili a dedicare parte del loro tempo all’accudimento dei vicini di casa.
Le famiglie a cui verranno assegnati i 6 appartamenti, a prezzi calmierati, dovranno infatti essere disponibili a stringere un patto di solidarietà, ovvero a garantire alle persone anziane o disabili dello stesso pianerottolo alcuni interventi di aiuto.
Il bando per l’assegnazione dei 20 appartamenti prevede che i richiedenti, persone singole o coppie, residenti nel Comune di Modena, abbiano un’età non inferiore a 60 anni, siano in condizioni di parziale non autosufficienza, oppure siano adulti con patologie assimilabili all’età anziana. Il reddito annuo complessivo lordo del nucleo familiare non dovrà superare i 34.308 euro.
Le domande per l’assegnazione degli appartamenti inaugurati in via Gottardi 58-60 dovranno pervenire entro il prossimo 18 luglio.
Il Comune, tramite l'attività delle famiglie residenti e il servizio di portierato sociale, garantirà la vigilanza e il primo intervento in caso si verifichino situazioni di emergenza; attività di animazione e socializzazione con il coinvolgimento dei gruppi di volontariato e delle associazioni di quartiere; l’affiancamento nel disbrigo di commissioni e interventi di piccola e ordinaria manutenzione.
Per garantire questi servizi, almeno un componente delle famiglie solidali selezionate per occupare i restanti sei appartamenti dovrà essere sempre presente, in particolare nel fine settimana e nel periodo estivo, con turnazioni programmate.
È certamente bella l'idea di unire più generazioni, più esigenze di vita, più bisogni, nella speranza che si sviluppi quell’armonia offerta dalla solidarietà e dal mutuo aiuto.
Nasce un po' di stupore nel constatare che l'attenzione all'altro e la capacità di mettersi a disposizione dei più fragili sono merce cosi rara da essere oggetto di un bando come questo.
Ma proprio da questo stupore nasce anche la curiosità di verificare se davvero nel condominio di via Gottardi si vivrà all'insegna della solidarietà, scordandosi tutti i requisiti formali (economici, sanitari, ...) che hanno garantito l'accesso a questa nuova comunità di vita. (Fonte: www.50epiu.it)