E' da quando è nato il concetto di web degli oggetti, ovvero degli oggetti connessi, circa una decina di anni, che si assiste alla produzione continua di prodotti per ogni settore compreso quello della salute, con proposte che a volte lasciano perplessi.
Non si tratta del porta pillole elettronico, del ciondolo della teleassistenza o dei rilevatori delle cadute. Altri oggetti sono stati presentati recentemente. La società e-vone intende lanciare una gamma completa di scarpe connesse che vadano a rimpiazzare i braccialetti o i ciondoli della teleassistenza per rilevare eventuali cadute fuori casa. La suola contiene un dispositivo elettronico che capta le "situazioni anomale". La stessa idea la propongono le pantofole connesse, anche loro dotate di una suola che identifica i movimenti anomali in questo caso mentre si è in casa. O ancora i supporti uditivi Oticon Opn che permettono di sentire meglio, ma anche di accendere le luci, di essere avvertiti quando si riceve una mail, o che è tempo di prendere le medicine, di bere un bicchiere d'acqua…
Tutte queste innovazioni sono da accettare? Certo ognuno avrà le proprie idee in proposito ma in ogni caso conviene domandarsi: che cosa avviene dei dati raccolti da tutti questi dispositivi?
(Sintesi redatta da: Rondini Laura)