La continuità dell'assistenza è un tema imprescindibile e di forte attualità, soprattutto nei sistemi sociosanitari evoluti e complessi, caratterizzati da ricchezza e "specializzazione" di risposte ai bisogni di cura degli assistiti, soprattutto dell'anziano "fragile".
In un contesto di questo genere, coordinare e integrare servizi indipendenti e multipli diventa una sfida enorme, che ha l'obiettivo di evitare sovrapposizioni o interruzioni nel processo assistenziale: ciò che emerge prepotentemente è la necessità di creare un filo che unisca, e costruisca, attorno all'assistito e ai suoi bisogni le risposte più appropriate.
Il punto di partenza di questo percorso è il paziente, la persona fragile, il riferimento su cui costruire la continuità, in uno scenario caratterizzato da operatori, organizzazioni, ambienti di cura e servizi che cambiano durante il percorso.
In questo lavoro di costruzione bisogna tenere presente che uno spazio importante va riservato alla famiglia dell'assistito, nel suo duplice ruolo di soggetto erogatore informale di prestazioni assistenziali e di tutela, ma anche di destinatario delle cure, una sorta di secondo assistito (un "assistito ombra") cui indirizzare sforzi e attenzioni per non vanificare il percorso di continuità avviato. La famiglia è, infatti, il "collante" degli interventi costruiti attorno alla persona fragile, con le sue proprie necessità: di orientamento qualificato, di coinvolgimento nel percorso di cura, di sostegno nei momenti di "crisi".
A partire da queste premesse, il volume intende proporre una traccia per la costruzione di percorsi strutturati e stabili di continuità dell'assistenza: in quattro parti vengono dunque approfonditi gli aspetti rilevanti di questo percorso, in un connubio di elementi teorico-scientifici e di esperienze sul campo, attuate in alcuni ambiti, a testimoniare che l'obiettivo da raggiungere è realistico e... a portata di mano. (Fonte: www.francoangeli.it)