Il contratto di lavoro nazionale di colf e badanti ha compiuto un anno il 20 gennaio scorso. E’ previsto quindi l’adeguamento delle retribuzioni di queste figure professionali al costo della vita. Il meccanismo è quello della perequazione: l’Istat ha certificato, per il 2017, un tasso di inflazione dell’1,1% e questo elemento perequativo, come viene chiamato il surplus di stipendio (o pensione) che viene erogato per l’inflazione, spetta a tutte le categorie di lavoratori. Senza interventi in correzione da parte del Ministero delle Politiche Sociali, che oggi appaiono improbabili, ecco, divise per livello di inquadramento, le fasce di stipendio minimo con cui devono essere pagati i lavoratori domestici conviventi:
· Livello A e AS : € 625,15 e € 738,82
· B e BS : € 795,65 e € 852,48
· C e CS : € 909,33 e € 966,15
· D e DS : € 1.136,64 e € 1193,47 (per queste indennità lavoro notturno da € 168,07)
(Fonte: it.blastingnews.com)