Questo saggio tratta di un segno antico dell'onnipotenza dell'uomo sull'uomo. Come afferma una delle autrici, la contenzione è pratica barbara, purtroppo ancora diffusa nelle strutture per anziani e nei reparti.
Ma perché ci si arriva. "Perché è così diffusa, accettata con leggerezza nonostante la drammaticità di questa azione, se ci mettiamo nei panni di chi la subisce".
Le domande da cui prende le mosse il volume sono brucianti, drammatiche. Perché si pratica la contenzione. "Cosa dicono le persone". "Può essere considerata un atto sanitario". "Non serve proprio mai". "Fa sempre e solo male". "Può essere prescritta". "Può essere protocollata".
Come si capirà leggendo il volume, sono molti i miti che verranno sfatati, sul piano delle convinzioni e delle evidenze scientifiche.
Eliminare la contenzione è la battaglia del buon senso contro il non senso, della conoscenza contro l'ignoranza, l'arroganza e la presunzione, la battaglia del pensiero critico contro la consuetudine e gli automatismi.
Quindi, le domande saranno: "come eliminare la contenzione". "Quali sono le pratiche alternative". E dalle pagine del volume si capirà quanto sia essenziale sostenere e promuovere la capacità di mettersi nei panni dell'altro, l'acquisizione di sempre nuove competenze, il sostegno dell'innovazione e dei cambiamenti organizzativi. (Fonte: www.maggiolieditore.it)