Quando una persona anziana non è più lucida, per evitare che qualcuno possa approfittare di questa incapacità, può essere dichiarata inabile o interdetta oppure le può essere nominato un amministratore di sostegno. Se una persona non si trova in nessuna di queste tre condizioni, ma agisce in stato di incapacità di intendere e di volere (anche temporaneo), si può ottenere comunque l'annullamento di un atto pregiudizievole da essa compiuto. La corte di Cassazione ha di recente annullato la vendita di un appartamento effettuata da una persona con grave decadimento cognitivo senile ( ordinanza n.20603 del 2017). In questo caso si è dimostrato lo stato di incapacità della parte venditrice ma anche la mala fede dell'acquirente (ex art. 428 del codice civile). La Consulta ha comunque specificato che si tratta di condizione da valutare caso per caso, non essendo sufficiente l'esistenza di un pregiudizio economico per la parte incapace, ma anche la mala fede della controparte.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)