Molti dati corroborano il nesso tra ipertensione arteriosa tra i 40 e i 45 anni e l’aumentato rischio di deperimento cognitivo, fino alla demenza manifesta a partire dai 70/71 anni.
È importante considerare anzitutto che l’aumento della pressione arteriosa tra i 40/45 anni è relativamente frequente e può crescere per anni senza disturbi evidenti. Inoltre, il controllo della pressione a partire dall’età di mezzo è efficace nella prevenzione della demenza in età avanzata. Negli ipertesi il disturbo cognitivo marcato raramente insorge prima dei 70 anni e curare da quel momento l’ipertensione non migliora la condizione mentale e non evita il peggioramento del danno cognitivo. La raccomandazione, che risulta da diversi studi, è dunque di controllare la pressione arteriosa a partire dai 40 anni, anche a casa.
La demenza senile ha molte cause ed una pressione normale non è garanzaia assoluta di evitarla, ma la prevenzione è convalidata dal dato che circa un terzo dio chi soffre di demenza in età avanzata è iperteso( Alzheimer &Dementia, 14, pp 1663-1673, 2018).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)