La nuova strategia dei carabinieri del Nas, studiata dal generale di divisione Paolo Carra, dal settembre 2020 alla guida di 1.100 militari specializzati nella tutela della salute e alle dipendenze del ministro Roberto Speranza, prevede di concentrare gli sforzi sempre più sulle case di riposo. In conseguenza della pandemia, infatti, sono state scoperte situazioni di degrado con gravi carenze diffuse su tutto il territorio nazionale, in particolare al Sud. Trasformare un’abitazione privata in una struttura di accoglienza per anziani, ad esempio, è molto più frequente di quanto si pensi: attività messe in piedi alla meno peggio, poi chiuse trasferendo gli ospiti in altre case di riposo o dai parenti.
I numeri denunciati dalle indagini dei Carabinieri parlano chiaro: da marzo 2020 sono state trovate 1.201 Rsa non conformi su 6.825 controllate, con 699 persone denunciate e 839 sanzionate; 1.148 case di riposo sono state chiuse o ne è stata sospesa l’attività. Dodici operatori sono stati arrestati, anche per diffusione colposa di epidemia. Sono stati scoperti anziani non vaccinati pur avendone diritto, come pure 87 operatori che lavoravano a contatto con gli ospiti.
Ma non basta. I militari hanno anche trovato farmaci scaduti — perfino bombole d’ossigeno — e carenze igieniche nelle guardie mediche e sulle ambulanze. Gravi irregolarità nelle sanificazioni e nelle procedure anche negli obitori, tracce di coronavirus nei bar di cliniche e ospedali.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)