(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Controlli e biopsie

La Repubblica, 24-10-2017, p.27

Dopo una diagnosi di tumore alla prostata non aggressivo, in alternativa alla radioterapia o all’intervento, si può seguire il programma di sorveglianza attiva: un test del Psa ogni tre mesi, un controllo dall’urologo ogni sei e una biopsia alla fine dell’anno. Un’agenda di visite mediche che però non viene vissuta con ansia; all’Istituto nazionale Tumori di Milano, da dove è partito il progetto, solo l’1,1% dei pazienti ha lasciato la sorveglianza per questo motivo. Il programma non ha limiti di età, anche perché si è visto che per questo tipo di tumore non c’è il rischio di maggiore progressione per i più giovani, anzi, di solito gli under 60 restano più a lungo in sorveglianza. Ogni paziente viene seguito da un’équipe multidisciplinare, dove ci debbono essere l’urologo, l’oncologo radioterapista.e, specialmente all’inizio, il psico-oncologo che può aiutare il paziente a vedere i pro e i contro delle varie possibilità e scegliere la strada migliore per lui.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine27
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-10-24
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 24-10-2017, p.27
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Parole chiave: Tumore Prostata