Martina Levato potrà vedere il piccolo Achille una volta al giorno, finché saranno ricoverati alla clinica Mangiagalli di Milano. Poi, dovrebbero essere trasferiti all’Icam di via Melloni, la struttura a custodia attenuata che ospita le madri detenute con figli fino a 6 anni d’età. Lo ha deciso il Tribunale dei minori di Milano, che ha anche aperto un procedimento di adottabilità per il neonato. “Sono molto felice che la mamma possa passare del tempo, anche se poco, con suo figlio – commenta Gioia Passarelli, presidente dell’associazione ‘A Roma insieme’, nata per sostenere progetti per aiutare i bambini in carcere, figli di madri detenute –. Averle impedito di tenere in braccio Achille subito dopo la nascita è stato sbagliato, oltre che pericoloso. Il piccolo ha mamma, papà e nonni: non posso pensare a un affido esterno. Ha una famiglia che lo può crescere, è così che si deve concludere questa vicenda”. “Per quello che riguarda Martina e Achille – conclude Passarelli –, credo che la soluzione migliore sia far loro passare insieme più tempo possibile, e poi pensare all’adozione da parte dei nonni, che potrebbero portare in carcere il figlio tutti i giorni per farlo stare un po’ con la mamma: in questo modo il legame familiare sarebbe salvo”.
(Fonte: tratto dall'articolo)