I dati di metà aprile di un'indagine su 101 centri Caritas diocesani (46% del totale), rilevavano un aumento consistente di richieste di aiuti alimentari.
A maggio l’allarme della Caritas giunge da don Antonio Pompili, parroco della chiesa di San Martino I Papa quartiere San Giovanni di Roma. Il parroco denuncia che mercoledì scorso la richiesta di pacchi alimentari si è triplicata rispetto al primo periodo dell’epidemia e che teme di non poter far fronte alle richieste delle prossime settimane.
Quello che colpisce, per il parroco attivo nella Caritas Romana, è che "tra le ultime persone venute, vi sono prevalentemente giovani e stranieri che avevano una attività regolare nel quartiere e che dispongono di una casa; persone come tante fino a pochi giorni fa, alle quali è crollato il mondo addosso. Ho assistito a scene particolarmente toccanti, anche nella nostra zona centrale di San Giovanni".
La Caritas Romana, attraverso don Pompili, riferisce che "molte famiglie hanno visto perdere il posto di lavoro, mentre i poveri e i più deboli di prima lo sono ancora di più oggi con la pandemia. Chi non ha un tetto oggi non riesce nemmeno a racimolare quei pochi euro per un pasto quotidiano. Molti anziani non riescono ad arrivare alla fine del mese e sono costretti a rimanere a casa per motivi di sicurezza".
La Caritas sottolinea che, in questa emergenza, stanno nascendo nuove fasce di povertà e questo ha richiesto, anche da parte delle parrocchie, nuovi interventi in favore di un numero maggiore di bisognosi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)