Monsignor Vincenzo Paglia, cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del matrimonio e della famiglia, qualche settimana fa è stato chiamato dal Governo a presiedere una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana.
"Gli anziani sono coloro che stanno pagando il prezzo più alto della pandemia. Nelle Rsa il virus l'ha fatta da padrone purtroppo. Serve dunque uno scatto di intelligenza e di creatività verso gli anziani e questo è proprio l'obiettivo della commissione che sono stato chiamato a presiedere", dichiara alla stampa.
Riguardo i lavori ha poi chiarito:“Il ministro chiede alla Commissione di essere “ambiziosa”. L’Italia, assieme al Giappone, è il paese più longevo ma con la criticità di essere uno dei paesi con la più lunga aspettativa di vita in cattiva salute. Se riusciamo a dare più anni alla nostra vita dobbiamo però avere nello stesso tempo l’ambizione che siano il più possibile sereni e sempre accompagnati”.
La Commissione si è riunita la prima volta il 28 Settembre e il 3 novembre terrà la sua seconda sessione nella quale, assicura, verranno individuate alcune linee strategiche che serviranno per dialogare con le diverse istituzioni pubbliche e private che operano già su territorio a servizio degli anziani.
“Siamo convinti, conclude, di poter individuare man mano alcune indicazioni che presenteremo al ministro perché le prenda in considerazione e – se le ritiene adeguate, come ovviamente la Commissione si augura – le renda operative. Il cuore dell’ipotesi in campo è che si realizzi una presa in cura degli anziani, soprattutto dei più deboli, in un “continuum assistenziale e sanitario” che non li lasci mai soli. C’è bisogno di farsi prossimi alle case, ai quartieri, alle città: dagli infermieri di quartiere ai medici di famiglia, dagli assistenti sociali ai fisioterapisti, dagli educatori di ogni ordine e grado sino alle farmacie e alle realtà del quartiere e agli stessi istituti”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)