Con sempre più case di riposo investite dal contagio, è allarme per oltre 300mila anziani ospitati in 7mila strutture da nord a sud dell’Italia. È quanto emerge da una analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati del ministero dell’Interno in relazione alla pandemia da Coronavirus che sta colpendo in particolare le fasce più deboli della popolazione.
A fronte di morti e contagiati che si moltiplicano nelle case di riposo, "bisogna rafforzare – evidenzia Uecoop - le misure di sicurezza considerato che quasi 1 anziano su 3 è ricoverato proprio nelle zone epicentro del virus, fra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Inoltre – continua Uecoop - nonostante le case di riposo abbiamo in generale un ottimo livello di qualità e siano aumentate di numero del 30% in dieci anni. in Italia la disponibilità media è solo di 1 posto letto ogni 41 anziani. E proprio gli anziani non autosufficienti raddoppieranno fino a quasi 5 milioni entro il 2030 con circa il 10% ricoverato in strutture specializzate per un settore che nei prossimi quindici anni, per garantire posti letto e assistenza, avrà necessità di investimenti fra i 14 e i 24 miliardi di euro"
"Una situazione – conclude Uecoop – che impone di organizzare un sistema di welfare in grado di rispondere alla domanda di assistenza e servizi delle famiglie italiane potenziando la collaborazione fra il settore pubblico e quello privato".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)