Secondo la virologa Ilaria Capua il rischio che il coronavirus viaggi con l'aria condizionata è concreto, ha detto a DiMartedì su La7. "Ogni anno succede che i centri commerciali diventino un rifugio per gli anziani che non hanno l’aria condizionata a casa. Sarebbe opportuno – ha affermato – che si riflettesse su cosa può succedere quest’estate se dovesse arrivare un momento di grande caldo, perché sappiamo che l’aria condizionata può veicolare il virus”.
Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, responsabile della task force coronavirus in Puglia, “è fuori di dubbio che l’aria condizionata in casa non possa avere alcun effetto sulla trasmissione”.
“I problemi – ha detto intervenendo a Radio Capital – potrebbero essere i flussi d’aria che vengono creati dai condizionatori. Dipende se l’aria condizionata crea dei flussi, ma è un problema limitato". Per Lopalco quindi non ci sarebbero rischi particolari per l’uso dell’aria condizionata: “Colpi di calore potrebbero fare più danni”.
Secondo Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, il pericolo di contagio attraverso l’aria condizionata sarebbe legato ai livelli di ventilazione degli impianti. Le goccioline che trasmettono il virus potrebbero diffondersi in un ambiente chiuso solo se il sistema di ricircolo dell’aria crea dei flussi consistenti.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)