Palazzo Vecchio corregge i criteri di misura per singoli e famiglie che non ce la fanno a pagarsi le cure. L' Isee modello Firenze cerca di includere i meno-poveri e modifica i tre regolamenti della Società della salute approvati a dicembre 2014: quello delle prestazioni socio-sanitarie a domicilio, quello per i non autosuficienti ricoverati in Rsa e quello per l'erogazione dei contributi a chi è in difficoltà. Cosa è cambiato?
La soglia di esenzione per i servizi domiciliari, che per l'Isee nazionale copre tutto per chi ha un reddito inferiore ai 7.500 euro l'anno (ma prevede la tariffa piena per chi è sopra) adesso, per Firenze, prevede una fascia intermedia fino a 12mila euro con la quale il Comune interviene a coprire fino al 15% della quota di compartecipazione delle spese sanitarie a carico della famiglia. Sempre per le prestazioni domiciliari, il bene immobiliare di proprietà resta escluso dal calcolo Isee qualora non sia direttamente usufruibile da parte dell'anziano. Per i motivi più svariati: o per la presenza di un ipoteca o per il conto corrente pignorato. Ma non solo. È stata prevista una detrazione di 40mila euro per i beni immobili, rispetto alle regole nazionali dell'Isee.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)