Una corsa nel parco aiuta a ragionare meglio. La ginnastica con i pesi serve invece ad allenare la memoria. Ma il primo premio, fra le forme di esercizio fisico che fanno bene al cervello dopo i 50 anni, va al tai chi. Coordinamento, precisione dei movimenti e relativa semplicità rendono questa disciplina vicina alle arti marziali un elisir di lunga vita per i neuroni. Un gruppo di ricercatori dell'università di Canberra ha cercato di stilare una guida con le varie discipline e i relativi benefici per gli over 50: un'età critica, scrivono i medici australiani "per ridurre il rischio di demenza o altre malattie neurodegenerative". Lo studio - pubblicato sul British Journal of Sports Medicine - divide le discipline sportive in due grandi famiglie: aerobiche e di forza. Delle prime fanno parte la corsa o la camminata a passo svelto, il nuoto, la bicicletta e in generale tutte le attività che possono essere svolte per tempi lunghi al prezzo di un fiatone moderato. Gli sport di forza invece sono quelli che rafforzano i muscoli soprattutto attraverso l'uso di pesi. "Le attività aerobiche - spiegano i ricercatori - sono benefiche soprattutto per le funzioni cognitive del cervello". Stesso effetto avrebbero due pratiche non facilmente classificabili, come yoga e tai chi. Quest'ultimo, scrivono gli scienziati "è uno sport non convenzionale ma è particolarmente adatto a persone non completamente efficienti dal punto di vista fisico". Quando si tratta invece di potenziare la memoria (che, sarà un caso, viene spesso paragonata a un muscolo), gli sport di forza hanno "un effetto pronunciato".
(Fonte: tratto dall'articolo)