Il 16 novembre, al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia, sono stati premiati da Pupi Avati e dal Presidente Nazionale di 50&Più Renato Borghi i vincitori di Corti di Lunga Vita, il primo concorso internazionale di cortometraggi dedicati al tema dell’anzianità e promosso dall’Associazione 50&Più.
Il tema di questa prima edizione è stato incontri e riconoscimenti: senza riconoscimento dell’altro, a prescindere da etnie, sesso, età, religione, livello culturale non può esistere convivenza. La vecchiaia è un’età che dal punto di vista della comunicazione ha stentato ad essere riconosciuta e che fino a qualche decennio fa si preferiva ignorare. L’idea di veicolare nuove immagini di questa età rappresenta quindi per l’Associazione 50&Più un’importante sfida.
Le opere vincitrici:
1° Classificato: Caterina guarda Caterina, di Caterina Silva
Storia di una bellezza celata nelle mani nodose, nei giunti scricchiolanti, nel peso della pelle scavata di mia nonna, quest’opera vuole documentare la bellezza femminile nell’età sfiorita e la routine quotidiana degli anziani contro la noia apparente che la circonda e il timore che incute. Caterina ha 93 anni e vive in un paesino dell’entroterra ligure. Una bellezza inconfutabile che gusti con sessant’anni in meno dentro gli occhi e che riconosci nella vitalità di una donna anziana che con la sua esuberanza anima tutto il paese. C’è la bellezza di Caterina e c’è la bellezza della vecchiaia, il modo di viverla nelle relazioni, nei silenzi, al lavoro nell’orto o in casa: Caterina è felice non perché cerca di essere quello che non è più, ma proprio perché vive pienamente la sua età. Perché la bellezza è lo splendore del vero. E questo non è solo un fatto privato, bensì un bene per tutti.
2° Classificato: The colorful life of Jenny P., di Daniele Barbiero
Il nonno di Jenny riesce a farle vedere il mondo a colori. Ma ogni cosa ha una fine e per la piccola è giunto il momento di affrontare una triste realtà…
3° Classificato: Perdutamente, di Emilio Guizzetti
Italia 1941. In un ospedale militare un giovane soldato osserva i compagni feriti. Attraverso la radio e i giornali giungono gli echi della propaganda fascista che esalta le vittorie delle truppe italiane in Dalmazia. La percezione della realtà muta però repentinamente.
Premio della giuria popolare: La follia (h)a più voci, di Alessandra Cocciolo Minuz
Riflessione condivisa sulla necessità di essere sempre fedeli a se stessi, maturi e sereni nell’espressione autentica della propria diversità e unicità esistenziale. L’opera di Erasmo da Rotterdam è divenuta per gli attori 50&Più Lecce il “pre-testo” per compiere un viaggio alla scoperta di sé, dei propri sentimenti, delle proprie emozioni più profonde, così da scoprire quanto in ognuna di esse, nonostante l’età, si celi sempre il seme della Follia. Un viaggio profondo, e solo in principio individuale, che ha condotto ogni partecipante al riconoscimento di quella parte di sé che sembrava ormai svanita, ma che in realtà era solo assopita dalle esperienze della vita. Così, con graduale stupore si è passati dal riconoscimento del proprio “folle” io all’incontro e alla condivisione gioiosa di emozioni e desideri, passioni e umane debolezze, per acquisire infine la piena consapevolezza che “la follia è la vera dominatrice dell’esistenza di ciascun uomo”, in ogni momento e fase della propria vita.
Le opere sono state valutate da una Giuria Tecnica composta da Pupi Avati (Presidente), Lidia Ravera, Lina Pallotta, Marco Trabucchi, Anna Maria Melloni e da una giuria popolare.
La giuria tecnica ha assegnato tre premi in denaro: 2.000 euro per il primo classificato, 1.000 euro per il secondo e 500 per il terzo. La giuria popolare ha assegnato un buono viaggio da utilizzare presso l’Agenzia 50&Più Turismo del valore di 1.500 euro