«C'è un'alba indicibile in una vecchiaia felice». La vedeva così il grande scrittore francese, Victor Hugo, capace di definire «adorabile» l’età in cui la grazia e le rughe vanno a braccetto. Ma fuor di poesia, la vecchiaia nella nostra società come è intesa e, soprattutto, come viene rappresentata? L’Associazione 50&Più, con la prima edizione del concorso di cortometraggi Corti di lunga vita, ha inteso proprio domandarsi questo, con l’idea di veicolare nuove immagini dell’invecchiamento. Il tema di quest’anno è stato Incontri e Riconoscimenti perché «senza riconoscimento - sottolineano gli organizzatori - non può esistere convivenza. A prescindere da etnie, sesso, età, religione e livello culturale. La vecchiaia è un’età che dal punto di vista della comunicazione ha stentato a essere riconosciuta e che fino a qualche anno fa si preferiva ignorare».A raccogliere la sfida di un concorso appena nato, una platea di autori differenti per età, storia e provenienza; sono giunti contributi persino dall’estero.
(Fonte: tratto dall'articolo)