Complessi fattori demografici e geopolitici hanno messo in crisi il welfare pubblico e fatto crescere l’incentivazione di varie forme sussidiarie di welfare. Ne è una prova la legge di bilancio 2017 che è intervenuta sulla detassazione delle prestazioni erogate dai datori di lavoro nell’ ambito dei c.d. piani di welfare aziendale. Dal 1° gennaio sono esenti da imposizione le somme, corrisposte anche in forma assicurativa, volte alla tutela del rischio di non autosufficienza o di malattia grave, nonché completamente detassati, oltre i limiti di importo stabiliti dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), i contributi alle forme pensionistiche complementari e i contributi di assistenza sanitaria, se versati in sostituzione di tutto o parte del premio di risultato. L’ Associazione senza fini di lucro Adapt ( fondata da Marco Biagi nel 2000) ha realizzato questo contributo per tentare una mappatura del concetto di welfare aziendale e arginare la confusione definitoria che accompagna questi interventi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)