Giuseppe Costa (epidemiologo dell'Università di Torino e del Servizio di Epidemiologia ASL TO3 del Piemonte) ha curato questo testo per il festival dell’economia di Trento (1-4 giugno 2017). E’ una guida alle disuguaglianze di salute in Italia. Il testo, con i contributi degli esperti Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti (INMP), Istituto Superiore Sanità, Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e ISTAT attivi nella Joint Action Europea sulle disuguaglianze di salute, è un utile compendio della specificità italiana.
Le differenze di salute in Italia ci sono, ma sono meno pronunciate che in altri paesi grazie alla dieta mediterranea e ad un Sistema sanitario pubblico che garantisce le prestazioni essenziali ai ceti meno abbienti. In Italia chi è più povero di capacità e risorse è più esposto a fattori di rischio per la salute, si ammala più spesso, in modo più grave e muore prima. Negli anni 2010 un uomo con la laurea può contare di vivere 5,2 anni in più di chi ha conseguito al più la licenza elementare. Per le donne il vantaggio nell’aspettativa di vita alla nascita si dimezza a 2,7 anni.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)